Roma, 22 dic. (LaPresse) – Le esportazioni di prodotti made in Italy in Russia nel 2015 sono crollate del 25,9 per cento per effetto dell’embargo che ha alimentato tensioni commerciali che hanno interessato anche i prodotti non colpiti direttamente. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base di un’analisi dell’Istat dei dati relativi al commercio estero nei primi undici mesi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dopo la decisione dell’Unione europea di prorogare le sanzioni. Nell’agroalimentare, sostiene la Coldiretti, ai danni diretti stimati in 20 milioni di euro al mese di mancate esportazioni, si sommano anche i danni indiretti dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il made in Italy. Lo stop alle importazioni dall’Italia ha provocato in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti made in Italy taroccati, dai salumi ai formaggi, con la produzione casearia russa di formaggio che ha registrato un sorprendente aumento e riguarda anche imitazioni di mozzarella, robiola o Parmesan.

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