Roma, 11 dic. (LaPresse) – Dalle prime ore di questa mattina i militari del comando carabinieri per la Tutela dell’ambiente, in collaborazione con i comandi provinciali carabinieri di Roma e Latina e con il comando carabinieri per l’aeronautica militare, stanno eseguendo otto ordinanze di custodia cautelare e numerose perquisizioni emesse dal gip del Tribunale di Velletri in relazione a un’indagine coordinata dalla Procura di Velletri che ha disarticolato un gruppo criminale composto da imprenditori e dipendenti civili e militari del secondo Reparto lavori genio dell’aeronautica militare di Ciampino i quali, attraverso un consolidato sistema corruttivo, avrebbero sistematicamente alterato le gare d’appalto, per un valore di quasi nove milioni di euro, bandite dall’ente e inerenti la manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici presso diverse sedi dell’aeronautica militare.

LE INDAGINI. L’indagine, sviluppata dal settembre 2014 al novembre 2015, ha permesso, grazie a prolungate intercettazioni ambientali e telefoniche di scoprire la presunta associazione criminale capeggiata da Giovanni Sabetti, dipendente del Ministero della difesa. Al gruppo avrebbero aderito anche il tenente colonnello dell’aeronautica militare Giampiero Malzone, gli impiegati civili presso il corpo militare, Fabrizio Ciferri e Stefano Pasqualini, la compagna di Ciferri, Angelica Mariana Ruscior, e l’imprenditore Massimiliano Ciceroni. Secondo gli inquirenti Fabrizio Ciferri era l’autore materiale dell’alterazione delle gare, e in più occasioni si sarebbe intrufolato negli uffici del Secondo reparto del Genio dell’aeronautica militare, con l’aiuto dei complici, per reperire documenti sulle gare d’appalto.

Le indagini hanno consentito di ricostruire l’alterazione di almeno nove gare di appalto, tutte riguardanti opere di manutenzione ordinaria o straordinaria di edifici adibiti a vari usi ed ubicati presso diverse installazioni dell’Aeronautica Militare, quali le basi di Capodichino, Centocelle, Pratica di Mare, Vigna di Valle, Guidonia. Si tratta di appalti per un valore complessivo di quasi nove milioni di euro , assegnati a varie società collegate all’intermediario Sabetti ed insistenti nelle province di Roma e Latina.

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