Roma, 7 dic. (LaPresse) – Ha istigato il figlio minorenne a colpire un giovane determinandone la volontà di uccidere. Lo ha fatto urlando dalla finestra mentre in strada il figlio picchiava a morte un uomo. Per questo è stato condannato a 21 anni di carcere Massimiliano B., il padre del ragazzo che la notte del 18 settembre 2014 ha ucciso con calci e pugni Muhammad Shazad Khan in via Pavoni, nel quartiere romano di Torpignattara. Ventotto anni, di origine pakistana, Shazad lasciava una moglie e un figlio di appena tre mesi residenti nel Kashmir pakistano insieme ai genitori di lui.

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