Roma, 4 dic. (LaPresse) – “Quello raccontato nelle registrazioni è lo spaccato di vita carceraria vissuto da Rachid. I fatti sono gravissimi. In alcuni casi di parla anche delle morti dei detenuti. E per quello che ho sentito provo molta amarezza”. A dichiararlo a La Presse è l’avvocato Fabio Anselmo, che segue il caso di Rachid Assarag, il detenuto marocchino quarantenne, che sta scontando una pena di 9 anni e 4 mesi per violenze sessuali e che, attraverso un registratore nascosto ha catturato conversazioni, e vessazioni, subite in cella dal 2009.

“Rachid sa di aver sbagliato, lo ripete sempre. Dice: Io ho sbagliato. Ho fatto errori gravi. Ma il carcere non mi può infliggere ulteriori punizioni – continua il legale – Sono preoccupato per salute di Rachid che ora si trova sulla sedie a rotelle per via dello sciopero della fame che ha iniziato per protestare contro i maltrattamenti subiti in questi anni. Senza contare che non è mai riuscito ad identificare i suoi aggressori”. Il detenuto si trova ora nel carcere di Biella. “Le registrazioni sono già state ammesse da due giudici a Firenze e a Parma- continua l’avvocato -. In più nei prossimi giorni depositeremo quelle del carcere di Sollicciano, Firenze”.

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