Milano, 3 dic. (LaPresse) – Sono stati concessi gli arresti domiciliari a padre Graziano, il frate congolese in questo momento in carcere ad Arezzo con l’accusa di aver ucciso Guerrina Piscaglia. Secondo quanto riporta la puntata odierna de ‘La vita in diretta’ su Rai1, il tribunale del riesame di Firenze avrebbe preso questa decisione disponendo che a Gratien Alabi venga applicato un braccialetto elettronico. Il religioso, accusato di omicidio e di occultamento di cadavere, comparirà venerdì a processo in Corte d’Assise.

“Sono rimasta interdetta dalla decisione di dargli i domiciliari a un giorno dall’inizio del processo, non lo avrei mai immaginato – ha detto Tiziana Alessandrini, cugina di Mirco, marito di Guerrina – non vedo il motivo dei domiciliari. Per tutti noi è stata come una tegola in testa, ma accettiamo cosa hanno deciso i giudici. Secondo me padre Graziano non ha agito da solo, ci sono ancora tante cose da scoprire ed altre persone coinvolte”.

“Non sappiamo chi sia il responsabile dell’omicidio – interviene la scrittrice Cinzia Tani dallo studio – ma ricordiamo comunque che questa donna è stata diffamata da padre Graziano dall’inizio” “La notizia rende particolarmente felice me e tutti quanti, sono sicuro dell’innocenza di padre Graziano e lo confermo – dice in collegamento telefonico l’avvocato di padre Graziano, Francesco Zacheo – poi valuteremo insieme al pool difensivo la strategia difensiva, che cambia ogni volta”.

Intanto Lorenzo, il figlio di Guerrina Piscaglia, non ha ancora realizzato la scomparsa della madre. “Lorenzo cerca la sua mamma – racconta Rosa, zia di Guerrina – il bimbo si aspetta che la donna torni per il suo compleanno”.

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