Milano, 16 nov. (LaPresse) – Parlando a margine di una visita alla Afol metropolitana di Milano, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha risposto così ai cronisti che gli chiedevano se non fosse il caso di chiedere l’annullamento del Giubileo per ragioni di sicurezza: “No, noi non possiamo cambiare quelli che sono i nostri comportamenti, individuali e collettivi, e le scelte della nostra vita. Perché altrimenti saremmo ragione a chi pensa di poter trasformare la nostra vita”. Il ministro ha quindi aggiunto: “Noi non vogliamo trasformare la nostra vita, ma continuare a essere liberi. Nelle nostre comunità vogliamo sconfiggere la paura. La reazione di grandi popoli e di grandi Paesi c’è. Quindi, come sappiamo che ci sono stati nella storia tanti passaggi delicati, anche questo sarà affrontato”.

A chi gli chiedeva un commento sul livello della sicurezza in Italia, Poletti ha spiegato: “Non ci può essere un Paese che si possa dire sicuro in assoluto. Sappiamo, per quello che abbiamo visto fino ad ora, che la nostra intelligence, la nostra polizia e la magistratura hanno fatto un lavoro importante. In tutti questi mesi sono stati fatti intervento laddove si sono create situazioni di problematicità. Quindi bisogna tenere un’allerta alta e una grande attenzione”. Per poi ribadire: “I nostri comportamenti non li dobbiamo modificare. Questo sarebbe affermare che hanno vinto”.

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