Roma, 4 nov. (LaPresse) – E’ stato assolto per “non aver commesso il fatto” l’ex ministro ed ex senatore Calogero Mannino. La decisione è del tribunale di Palermo nell’ambito del processo sulla trattativa Stato-mafia. Lo ha annunciato in aula a palazzo Madama il senatore di Ap (Ncd-Udc) Carlo Giovanardi, ricordando il “calvario giudiziario durato oltre 30 anni, compresa una lunga custodia cautelare”.

“Salutiamo l’assoluzione di Calogero Mannino che segna in modo definitivo la sconfitta di chi ha voluto ad ogni costo criminalizzarlo sulla base di teoremi politico-giudiziari”. Così in una nota il deputato di Ap (Ncd-Udc) Fabrizio Cicchitto.


SICURO DI TROVARE GIUDICE ONESTO-. “Io ho avuto la coscienza tranquilla dalla mia parte, quindi sono stato fiducioso. Sono sempre stato convinto e infatti nessuno mi ha mai colto in una polemica nei confronti della magistratura. Sono sempre stato convinto di poter trovare un giudice onesto, limpido, che valutasse l’accusa e la difesa e sapesse discernere e quindi trovare la conclusione che è appunto quella dell’assoluzione. Se ho da dolermi, ho da dolermi è della pregiudiziale, ostinata inclinazione all’accusa di alcuni pubblici ministeri”. Lo ha detto a Sky TG24 HD l’ex ministro Calogero Mannino, assolto oggi dall’accusa di minaccia a corpo politico dello Stato nel procedimento stralcio dell’inchiesta sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.

Per Mannino, ipotizzare che lui avesse fatto partire la trattativa “è una fantasia assoluta, ridicola, perché pensare che un ministro potesse influenzare e orientare due generali dei Carabinieri è veramente ridicolo. Dà la dimostrazione che questi pubblici ministeri sono privi del senso comune e del buon senso e quindi non sanno valutare le cose. Io ho vissuto quella stagione con animo forte, sapendo far fronte ai miei doveri di uomo pubblico che ha servito la Repubblica Italiana sempre con estrema realtà e con estrema dedizione”.

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