Vibo Valentia, 3 nov. (LaPresse) – Lavoravano in nero per due euro l’ora: quattordici lavoratori irregolari sono stati scoperti dalla guardia di finanza in un negozio del vibonese gestito da un imprenditore di nazionalità estera. La scoperta in un controllo a contrasto del fenomeno del lavoro nero o irregolare svolto dai finanzieri della compagnia di Vibo Valentia: le indagini nei confronti di un esercizio commerciale, di notevoli dimensioni, nell’area industriale del vibonese, hanno permesso di rilevare che vi venivano impiegati undici lavoratori dipendenti (sia italiani che extracomunitari) completamente a nero, sprovvisti, quindi, di qualsivoglia copertura assicurativa, previdenziale ed assistenziale, e tre lavoratori irregolari, impiegati per un orario settimanale diverso da quello pattuito.

Ai lavoratori, impiegati in media tra le cinquanta e le sessanta ore settimanali, veniva corrisposta una retribuzione pari a circa due euro l’ora. Nel corso del controllo i finanzieri hanno incontrato più di una difficoltà, in quanto alcuni dei dipendenti, probabilmente per nascondersi, vestivano e si comportavano come normali clienti, al punto che per individuarli si è resa necessaria una attenta attività di osservazione da parte dei militari. Nei confronti del datore di lavoro sono state elevate multe per circa cinquantamila euro.

Il servizio si inquadra nella costante azione di contrasto al fenomeno del lavoro nero svolta dalla Guardia di Finanza, finalizzata, da un lato, a garantire il recupero delle imposte e dei contributi evasi, e, dall’altro, a tutelare la manodopera regolare e la leale concorrenza tra imprese.

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