Roma, 30 ott. (LaPresse)- “L’Enciclica Laudato sì di Papa Francesco è un documento straordinario per la autorevolezza e la capacità di coinvolgimento della fonte da cui proviene.Il tema di fondo è il rapporto uomo-ambiente, come si dice in modo esplicito sin dal sottotitolo ‘Enciclica sulla cura della Casa comune’. Dunque l’umanità ha una casa comune di cui tutti devono prendersi cura. Per questo il Papa dice in apertura: ‘In questa Enciclica mi propongo di entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa comune'”. Lo ha detto Alessandro Bianchi, rettore della Università Telematica Pegaso, all’incontro ‘La questione ambientale e l’enciclica papale Laudato Sì’ svoltosi questa sera nella sede di Unipegaso a Roma, a Palazzo Bonadies Lancellotti.

RISPOSTA NELLA RESPONSABILITA’. “Nel paragrafo finale l’Enciclica di Papa Francesco Laudato – ha sottolineato il rettore Bianchi – si vira bruscamente su un appello ai credenti affermando che ‘occorrerà fare appello ai credenti affinchè siano coerenti con la propria fede e non la contraddicano con le loro azioni’. Da questo appello restano esclusi coloro che con pieno diritto non credono in un dio e pensano che la terra come l’intero universo sia l’esito di processi evolutivi che avvengono senza bisogno di un creatore. Per tutti questi l’Enciclica mantiene inalterata la forza del messaggio, ma l’appello alla cura del bene comune potrà trovare risposta solo nella dimensione etica pertinente alla cultura laica, quella del principio di responsabilita’”.

“Bisogna riflettere su quello che Papa Francesco ci sta dicendo attraverso l’Enciclica: più responsabilità. Bisogna essere responsabili, bisogna avere una politica attenta al territorio e all’ambiente. Ci sono tante cose che non funzionano che il Parlamento e il Governo non affrontano in modo serio. Bisogna prendere seriamente la politica dell’ambiente, perchè l’ambiente è ciò che ci dà la vita, il futuro e la speranza per i nostri figli. Ci sono delle leggi come quelle sull’eco-mafia che vanno applicate. Molte leggi in materia ambientale vengono scritte, ma non applicate”. Così Stefano Pedica, senatore del Pd, stasera a margine dell’incontro di ‘Le Officine di UniPegaso’ presso la sede dell’Università Telematica Pegaso a Roma sul tema della questione ambientale e dell’Enciclica ‘Laudato sì’.

CONFRONTO TRA POLITICI, ACCADEMICI E SOCIETA’ CIVILE. “Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?”, è stato l’interrogativo intorno al quale si sono confrontati in una sala gremita politici, accademici ed esponenti della società civile. Ha introdotto i lavori il rettore dell’Università Telematica Pegaso, Alessandro Bianchi. Fra i relatori, Andrea De Maria, deputato e membro della segreteria nazionale Pd; Agostino Giovagnoli, docente di Storia contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano; Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare di Sua Santità a Roma; Giorgio Nebbia, professore emerito presso l’Università degli studi Aldo Moro di Bari; Alfonso Pecoraro Scanio, docente di Turismo sostenibile presso l’Università Bicocca di Milano; Valdo Spini, professore di Storia economica, già ministro dell’Ambiente. Modera Giovanni Cannata, docente di Economia politica presso l’Università Telematica Pegaso.

UN INCONTRO PER PORTARE TEMA AMBIENTE IN MONDO ACCADEMICO. “Il senso dell’iniziativa de Le Officine di UniPegaso è quello di portare in discussione nel mondo accademico un tema certamente non nuovo, anche se terribilmente attuale, come la questione ambientale. Il Papa pone il tema di un’etica che riguarda il rapporto fra l’uomo e l’ambiente, fra diverse parti del mondo, Paesi emergenti e sviluppati, fra classi sociali. Speriamo che la discussione di oggi in un ambiente accademico possa spingere ad elaborare idee e progetti nuovi per un problema di straordinaria attualità”. Lo ha detto Alessandro Bianchi, rettore dell’Università Telematica Pegaso, all’incontro ‘La questione ambientale e l’enciclica papale ‘Laudato Sì’ svoltosi questa sera nella sede di UniPegaso a Roma, a Palazzo Bonadies Lancellotti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata