Milano, 30 ott. (LaPresse) – Progetti culturali, rapporto col mondo delle imprese, comunicazione attraverso i social, supporto bancario e finanziario, servizi di biglietteria: sono gli elementi che, a fronte di un investimento di 50 milioni di euro nel progetto Expo, vanno a comporre il bilancio di Intesa Sanpaolo in qualità di Official global partner dell’esposizione universale. “Provo una sensazione di orgoglio fortissimo”, ha esordito Carlo Messina, ceo dell’istituto di credito, commentando nel corso di un evento organizzato nel padiglione The Waterstone per ufficializzare i dati legati a quest’esperienza. Cifre che comprendono la produzione di 110 spettacoli originali e il coinvolgimento di 350 artisti e intellettuali all’interno di una programmazione durata 184 giorni. Ma anche la presenza, all’interno dello spazio, di 530 aziende, per un totale di 3mila imprese coinvolte, se si considerano i partner e i fornitori che hanno presenziato agli incontri strutturati su 4 format diversi.

All’interno di The Waterstone, il quartier generale della banca sul sito espositivo, si sono inoltre tenuti 70 tra forum e incontri internazionali. Cifre che, secondo Vittorio Meloni, responsabile delle relazioni esterne di Intesa Sanpaolo, hanno fatto del padiglione “un hub dell’economia reale”. Il totale dei visitatori è stato pari a 680mila unità, dato a cui vanno aggiunti i risultati ottenuti tramite la comunicazione sui social: un +450% per la fanbase su Facebook, oltre 15 milioni di visualizzazioni per il canale YouTube su cui sono stati caricati i 112 video girati durante il semestre, 4.500 articoli apparsi su media e organi d’informazione. Venendo al lato dei servizi, la banca ha reso noto che sono state 2 milioni le operazioni di pagamento effettuate attraverso i pos messi a disposizione delle organizzazioni presenti sul sito espositivo, mentre il volume delle transazioni effettuate attraverso la filiale e i 22 atm presenti nell’area Expo è stato di 130 milioni di euro. Sul fronte biglietti, infine, sono stati 650mila i tagliandi venduti dalla rete delle filiali: un dato superiore alle stime iniziali. “Questa esperienza ci ha consentito di intercettare le filiere del credito ed essere più vicini alle imprese migliori”, la conclusione di Messina, che ha ricordato come la realizzazione del padiglione The Waterstone abbia anche contribuito alla definizione del nuovo modello di filiale di Intesa Sanpaolo.

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