Città del Vaticano, 29 ott.(LaPresse) – Al Sinodo “potevo parlare solo se interrogata”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Lucetta Scaraffia, uditrice in Vaticano, docente di Storia contemporanea alla Sapienza ed editorialista dell’ Osservatore Romano. Moltiplicare la presenza delle donne tra i docenti dei seminari, valorizzare il loro apporto culturale nei campi teologico e biblico, fare un Sinodo sulla donna; inserire donne nel ‘Gruppo dei nove’ che aiutano il Papa nel governo della Chiesa, nelle Conferenze episcopali, nei livelli alti delle Congregazioni romane e sempre con diritto di voto: sono le proposte che la storica farebbe al Papa per aiutare la Chiesa a vincere la sua “irreale e surreale misconoscenza del mondo femminile”.

“Sono stata invitata e ne sono grata – ha aggiunto -ma non avevo diritto di voto, potevo solo ascoltare e parlare una volta come ospite. Un Sinodo sulla famiglia nel quale nessuna donna aveva diritto di voto: chi sa della famiglia più di noi?”.

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