Ratchaburi (Thailandia), 29 ott. (LaPresse/EFE) – C’è chi ama le zucche e le streghe di cioccolato e chi, invece, ad Halloween preferisce fare davvero sul serio. O quasi. A Ratchaburi, in Thailandia, a ovest di Bangkok, l’artista Kittiwat Unarrom, 39 anni, ha messo a disposizione di una tranquilla panetteria tutta la sua abilità, realizzando forme di pane che sembrano provenire dall’oltretomba: braccia e gambe in apparente stato di e decomposizione appese a ganci arrugginiti, volti deformi, piedi mozzati. Il tutto in esposizione tra i più tradizionali dolcetti di Halloween. Alla pasta di pane Kittiwat aggiunge cioccolato, colori alimentari, uva passa e arachidi, per creare denti, sangue e brandelli di carne.

Dietro queste opere d’arte horror non c’è soltanto la volontà di stupire le centinaia di turisti che passano dal negozio, ma il desiderio di trasformare il pane in una metafora della vita: “Entrambi – racconta l’artista – sono transitori”.

L’idea del progetto è nato nel 2006, quando il padre di Kittiwat decise di lasciare ai figli la gestione della panetteria di famiglia. L’allora 30enne iniziò quindi a sperimentare la sua idea di arte tra i forni. “Inizialmente – racconta – tutti mi dicevano che sarebbe stato impossibile simulare parti del corpo con il pane perché la lievitazione fa perdere la forma iniziale alla pasta”. Dopo un lungo periodo di tentativi ed errori e dopo aver studiato a lungo anatomia, Kittiwat è riuscito a realizzare ciò che voleva, trasformando semplici panini in parti del corpo commestibili.

Le sue opere sono state esposte in numerosi musei della capitale thailandese e l’artista ha ricevuto diversi inviti anche da gallerie all’estero. In futuro l’artista ha intenzione di aprire una panetteria collegata a un piccolo museo permanente, all’interno del quale esporre tutte le sue opere, non soltanto quelle realizzate con il pane.

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