Milano, 27 ott. (LaPresse) – Qualche complimento pesante e una spruzzata di profumo. È bastato poco perché ieri sera, intorno alle 19.30, scoppiasse una rissa tra cinque ragazzi di origine egiziana residenti a Milano e tre venditori, due tunisini e un marocchino, che gestiscono una bancarella all’interno del mercatino di Cascina Triulza a Expo. Ad accendere la miccia, le attenzioni che i tre negozianti hanno rivolto ad una ragazza egiziana di 24 anni che insieme ad un’amica italiana di 22 anni accompagnava il gruppetto di giovani. Per sedare il litigio sono dovuti intervenire i carabinieri del nucleo radiomobile e della stazione Expo insieme ai colleghi del terzo reggimento Lombardia, che hanno diviso i contendenti e li hanno arrestati.

Dopo aver ricevuto attenzioni non gradite, la ragazza di 24 anni si è allontanata, ha raggiunto la comitiva e ha raccontato l’episodio che ha fatto infuriare il fidanzato, che insieme agli amici è andato a chiedere conto delle offese.

I cinque ragazzi egiziani, di età compresa tra i 18 e i 31 anni, hanno affrontato i tre venditori di 18, 21 e 22 anni. Gli animi si sono scaldati ed è scoppiata una rissa a suon di calci e pugni che è stata sedata con l’intervento dei militari dell’Arma. Nessuno è rimasto ferito ad eccezione della 24enne e della sua amica di 22 anni che, nel tentativo di calmare gli animi, hanno riportato lievi lesioni medicate presso il vicino ospedale di Garbagnate Milanese.

Le due donne sono state curate e dimesse: la prima con 15 giorni di prognosi per un dolore al collo, la seconda con 3 giorni di prognosi per una contusione all’occhio destro. Nessuno dei protagonisti era noto alle forze di polizia e tutti hanno un regolare permesso di soggiorno. Questa mattina si è svolto il rito per direttissima. Gli arresti sono stati convalidati e i giovani rimessi in libertà, in quanto incensurati.

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