Genova, 21 ott. (LaPresse) – Adescava minorenni su internet con l’intenzione di intrattenere relazioni sessuali: un uomo di 46 anni è stato rinviato a giudizio per adescamento di minori, detenzione di materiale pedopornografico, corruzione di minore, pornografia minorile e tentata violenza privata.

I fatti risalgono all’agosto dello scorso anno, quando si presentarono negli uffici del Commissariato di Sestri Ponente i genitori di una ragazzina di 13 anni i quali, visibilmente scossi, raccontarono che la figlia aveva intrapreso una relazione sentimentale via whatsapp con un quindicenne. La giovane, dopo alcuni mesi, aveva ricevuto alcune foto dei genitali del ‘fidanzato’, e la cosa l’aveva talmente intimorita che aveva subito deciso di troncare la relazione. Il ragazzo, per ripicca, aveva inviato via whatsapp le foto delle parti intime dell’adolescente ad un comune gruppo di amici e l’aveva e minacciata di gravi ripercussioni se non avesse proseguito la relazione. Per rafforzare la sua richiesta l’aveva anche fatta chiamare da una donna che, fingendo di essere una poliziotta, l’aveva minacciata di mettere a conoscenza i genitori delle foto da lei inviate. Il ‘fidanzato, inoltre, avrebbe preteso un incontro per consumare un rapporto, fortunatamente non avvenuto. La minore, non sopportando più le continue minacce e le pubblicazioni offensive, aveva infine deciso di confessare ai genitori ogni cosa.

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