Milano, 21 ott. (LaPresse) – Ombretta La Spina, vicina di casa di Giuliano Carparelli, l’assistente fotografo di 25 anni che è scampato ad un’aggressione con l’acido il 15 novembre scorso, sentita come testimone nel corso del processo a carico di Alexander Boettcher, ha tenuto a precisare spontaneamente che, dopo aver visto le foto della ‘banda dell’acido’ pubblicate dai media, le sembrava che l’uomo che aveva notato sotto casa in via Nino Bixio il 22 e il 23 novembre somigliasse più ad Andrea Magnani, il presunto complice della ‘coppia dell’acido’, che a Boettcher. In entrambe le occasioni, però, l’uomo e la ragazza erano camuffati con parrucche, cerotti che coprivano parzialmente il volto e baffi finti.
Nel corso della deposizione, però, le è anche stato mostrato un album che conteneva, tra le altre, le foto di Magnani e di Boettcher. Lei ha riconosciuto il broker 30enne e non ha nemmeno notato la foto del presunto complice della ‘banda dell’acido’. Le sorelle Elena e Ombretta La Spina, sono state entrambe interrogate oggi nell’udienza a carico del broker 30enne per le aggressioni con l’acido. Mentre Elena ha mostrato maggiore sicurezza nell’identificare proprio in Alex il ragazzo che si era appostato spesso sotto il palazzo di via Nino Bixio dove abitano, la sorella ha avuto qualche dubbio nel riconoscere il ragazzo che era insieme a Martina Levato, che invece entrambe hanno indicato senza alcun dubbio.
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