Città del Vaticano, 12 ott. (LaPresse) – Assume i contorni del giallo la vicenda della lettera che sarebbe stata consegnata al Papa il 5 ottobre, in coincidenza con l’apertura dei lavori del Sinodo, firmata -s’è detto- da 13 cardinali tutti ‘padri sinodali’. Dell’esistenza della lettera, ha dato per primo notizia sul suo blog questa mattina il vaticanista Sandro Magister, che ne ha pubblicato il testo prima in inglese poi nella traduzione in italiano.

A consegnare al Papa la missiva, dalla quale emergerebbero critiche al metodo sinodale, sarebbe stato il cardinale George Pell. “Nella lettera, concisa e chiarissima – scrive Magister – i 13 cardinali sottoponevano all’attenzione del papa le serie ‘preoccupazioni’ loro e di altri padri sinodali circa le procedure del sinodo, a loro giudizio ‘configurate per facilitare dei risultati predeterminati su importanti questioni controverse’, e riguardo all’ ‘Instrumentum laboris‘, ritenuto inadeguato come ‘testo guida e fondamento di un documento finale'”.

La notizia, ripresa poi da Vatican Insider e in seguito da tutti i principali media, ha però innescato la smentita di due padri sinodali, il cardinale Scola e il cardinale Vingt-Trois che è anche vicepresidente del sinodo. Ne sono nati dubbi circa l’autenticità del documento. Alla domanda posta dai giornalisti in conferenza stampa, Padre Lombardi, portavoce vaticano, ha risposto: “Dovrebbe essere il Papa a dirci ha ricevuto questo documento o meno – ha detto -. Rispondo sul fatto che alcuni cardinali interpellati iniziano a dire che non l’hanno firmata. Sul fatto che questa lettera non abbia particolare impatto, vorrei ricordare che nel secondo giorno di lavori il cardinal Baldisserri ha ribadito iter e procedure che il Papa ha confermato. Tutti stanno ora lavorando per raggiungere dei risultati con questo metodo”.

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