Milano, 9 ott. (LaPresse) – “I primi consumatori di miele sono i bambini. Educarli a un’alimentazione corretta, significa avere adulti più sani”. Nel momento in cui lo dice, Albino Gallina, chimico dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, ha appena terminato il secondo incontro della giornata al Vivaio Scuole, nell’ambito del ciclo organizzato dal ministero della Salute a Expo 2015. Ma quali sono i concetti che è importante far passare ai più giovani, quando si parla di miele? “Va ricordato – spiega Gallina – che si tratta di una sostanza dolce che può sostituire molto bene lo zucchero classico. A differenza dello zucchero, si tratta di un prodotto base, che non subisce lavorazioni né trasformazioni.E, meno trasformazioni un alimento subisce, meno problemi può creare al nostro organismo”.

Se la naturalezza del miele è un fatto noto, forse sono meno conosciuti i vantaggi che il prodotto delle api può dare dal punto di vista dietetico: “E’ un alimento con caratteristiche nutrizionali diverse rispetto allo zucchero. Per dolcificare ne serve una quantità minore e ha un valore energetico più basso”. Insomma, anche la linea ne può giovare. Ma non è necessario farne solo una questione di salute, assicura Gallina: “Ricordiamoci che, grazie alle sue tante tipologie, può dare molti gusti diversi agli alimenti ai quali viene aggiunto, permettendoci di scegliere sapori nuovi ogni giorno. Un aspetto importante, visto che siamo italiani e alla buona cucina ci teniamo!”.

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