Milano, 8 ott. (LaPresse) – A ‘Pomeriggio Cinque‘ parla Sergio, titolare di una attività di fronte alla gioielleria di Ercolano dove ieri il commerciante di preziosi ha ucciso due uomini che avevano cercato di rapinarlo. Il gioielliere, al momento, è indagato per eccesso colposo di legittima difesa.
“Stavo fumando una sigaretta di fronte alla gioielleria di Beppe, quando all’improvviso sono arrivati i due malviventi a bordo di un motorino – racconta l’uomo a Barbara d’Urso – una volta scesi hanno estratto quella che a me sembrava una pistola vera, e ci hanno intimato di non muoverci. A quel punto – continua Sergio – uno dei due si è avvicinato a Beppe e gli ha puntato una pistola alla tempia, aprendogli la giacca per prendere i soldi che lui aveva appena prelevato. Nel frattempo l’altro era già risalito sul motorino. A quel punto, io sono rientrato nel negozio per avvertire i miei clienti, e ho sentito esplodere nove o dieci colpi di pistola. Sono uscito e ho visto i due rapinatori a terra e Beppe in stato di shock. Secondo me – conclude Sergio – quando il rapinatore gli ha aperto la giacca e ha visto che Beppe era armato deve aver cercato di impossessarsi anche della pistola, e qual punto deve esserci stata una colluttazione”.
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