Bergamo, 7 ott. (LaPresse) – “In centinaia di pagine della relazione della professoressa Cattaneo non c’è mai un termine come ‘è certo’, ‘è molto probabile’ o ‘è sicuro’. Sono sempre delle ipotesi”. Lo ha rilevato Dalila Ranalletta, il medico legale nominata come consulente dalla difesa di Massimo Bossetti, al termine dell’udienza dedicata proprio alla relazione stilata dai consulenti della Procura Cristina Cattaneo e Luca Taiana, che hanno esaminato il cadavere di Yara Gambirasio, la 13enne ritrovata a tre mesi dalla scomparsa in un campo di Cingolo d’Isola (Bergamo).

“Onestamente devo dire che tutti i consulenti nominati dalla Procura hanno riportato i dati così come sono. Nessuno di loro si è mai sognato di dire certamente ‘è così’, ma hanno detto che ‘molto probabilmente è così’. Non si capisce perché i dubbi in aula diventano certezze – ha concluso Ranalletta – quando le premesse sono incerte ed espresse come tali”.

E proprio a lei, nel corso della prossima udienza davanti alla Corte d’Assise di Bergamo, fissata per il prossimo venerdì 9 ottobre, toccherà il compito di ricostruire le ultime ore della piccola ginnasta di Brembate di Sopra (Bergamo). Con lei verrà sentito anche il maresciallo Gatti che in aula riferirà a proposito degli accertamenti fatti sulle celle telefoniche che il telefonino della ragazzina ha agganciato subito dopo che Yara, secondo la Procura, era stata prelevata fuori dalla palestra di Brembate.

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