Roma, 5 ott. (LaPresse) – La ‘casa dell’acqua’ realizzata a settembre davanti al Colosseo è già fuori uso. La piccola struttura, inaugurata con una certa enfasi da Comune e Acea (l’azienda comunale per l’acqua e l’energia elettrica) in vista del Giubileo per dissetare turisti e pellegrini, non fornisce più acqua né naturale, né frizzante.

I visitatori che si avvicinano fiduciosi alla fontanella giubilare muniti della borraccia dell’Acea (i punti di informazione turistica le vendono a 2 euro l’una), leggono le istruzioni, spingono pulsanti, ma non accade nulla.

Così abbandonano la fontana tecnologica e si dirigono verso il ‘nasone’ (tipica fontanella romana) poco distante, che da qualche centinaio di anni distribuisce acqua fresca 24 ore su 24.

C’è chi dice si tratti di un sabotaggio messo in opera dai venditori abusivi di bottigliette di acqua. “O forse si è rotta a un mese dall’inaugurazione, il che è anche peggio”, rileva qualcuno.

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