Napoli, 1 ott. (LaPresse) – Dal 2009 sottoponevano una famiglia di imprenditori agricoli di Giugliano in Campania (Napoli) a continue vessazioni: la guardia di finanza ha arrestato due persone che, in concorso con altre, sono indagate a vario titolo di usura, estorsione, trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento. I militari, inoltre, hanno sequestrato beni per circa 4 milioni di euro. L’indagine è nata da una segnalazione riguardo la vendita di un immobile, il cui intero corrispettivo non era stato incassato dai proprietari ma da una terza persona in virtù di una procura speciale.

L’attività investigativa ha permesso di accertare che dal 2009 la famiglia di imprenditori agricoli era vittima di usura da parte degli indagati. I prestiti complessivi concessi ammontavano a circa 120mila euro, a cui gli usurai avevano applicato un tasso di interesse annuale pari al 35%, decisamente superiore alla soglia di usura. Per estinguere il debito le vittime sono state costrette a vendere un immobile per un prezzo decisamente inferiore a quello di mercato.

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