Milano, 17 set. (LaPresse) – Martina Levato, l’ex studentessa bocconiana accusata insieme al compagno Alexander Boettcher delle aggressioni con l’acido non sarà presente in aula, domani, per la prima udienza del processo a suo carico per il tentativo di evirazione dell’ex compagno di università Antonio Margarito e le aggressioni all’acido a Stefano Savi e Giuliano Carparelli. “Domani al gup Roberto Arnaldi presenteremo la documentazione medica per giustificare la sua assenza”, ha spiegato l’avvocato Alessandra Guarini, che difende la ragazza con il collega Daniele Barelli. Un gesto che, sottolinea il legale, non vuole in alcun modo essere un segno di “mancanza di rispetto verso le vittime, il Tribunale e nei confronti del pm”.
La documentazione medica, sottolinea Guarini, “sarà utile a giustificare l’assenza di domani, ma Martina intende partecipare al processo e sarà in aula a tutte le prossime udienze”.
La ragazza “problemi fisici veri e propri non ne ha”, ha aggiunto il legale spiegando che si sta ancora riprendendo dal parto cesareo del 15 agosto scorso. Martina, però, “allatta a distanza” e ha “il problema di tirarsi il latte, operazione che deve essere fatta in un ambiente asettico per evitare infezioni e mastiti” e che in Tribunale sarebbe stata complessa. Senza contare che “abbiamo preferito tenerla al riparo dal clamore mediatico”, aggiunge il legale.
“Abbiamo delle scadenze da rispettare entro il 30 settembre”, prosegue l’avvocato Guarini, giorno in cui il tribunale riceverà la relazione sulla capacità genitoriale della coppia dalla quale dipenderà il futuro del figlio che la Levato ha avuto da Boettcher. “Dopo quella data – assicura – sarà tutta un’altra cosa”.
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