Milano, 11 set. (LaPresse) – Il prefetto Francesco Paolo Tronca ha revocato a Casa Pound il permesso di svolgere il suo raduno nazionale dall’11 al 13 settembre a Castano Primo (Milano). A comunicarlo è il primo cittadino, che aveva chiesto sostegno alla prefettura milanese. “Siamo contenti, è stata revocata definitivamente la possibilità di fare il raduno di Casa Pound. Metteremo in atto tutti gli interventi concordati dalla prefettura per eliminare l’abuso dei militanti che hanno occupato la tensostruttura”. E’ il commento a LaPresse del sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello.

Casa Pound, nonostante il no prefettizio ha confermato che il raduno si svolgerà regolarmente.

“Già ieri 350 aderenti e simpatizzanti di Casa Pound hanno occupato la tensostruttura di via Mantegna, a Castano Primo. Una provocazione che si somma alle minacce ricevute da Pignatelli e dalla sua amministrazione”. Sono le parole a LaPresse di Sara Bettinelli, sindaco di Inveruno, che aggiunge: “Il sindaco non gli ha dato la luce, loro hanno portato generatori e bagni chimici. In attesa che anche il prefetto di Milano revochi i permessi, rimarremo al suo fianco e faremo muro”. La sorte del raduno nazionale dell’estrema destra, che dovrebbe iniziare oggi, è ora nelle mani della prefettura.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: