di Elisabetta Gramolini
Roma, 2set. (LaPresse) – Oltre 2000 euro per trascorrere una settimana fra basiliche e antichi luoghi della cristianità. E’ questa la cifra che una famiglia italiana, composta da quattro pellegrini, dovrà esser pronta a sborsare anche riducendo all’osso le spese.
Papa Francesco ha chiesto sobrietà per questo Anno Santo dedicato alla Misericordia. E, dunque, il quartetto di pellegrini, formato da padre, madre e due bambini, preso a campione, ha scelto come sistemazione una casa vacanze a due passi dalla Basilica di San Pietro. Un “alloggio decoroso” e senza pretese, come indica il sito.
Per sette notti, dall’8 al 15 dicembre, la struttura ricavata all’interno di un istituto religioso chiede alla famiglia 904 euro in cambio di una quadrupla. L’alternativa nell’hotel tre stelle della zona non si discosta molto: 1.083 euro, colazione compresa. I quattro però non sono arrivati a piedi attraverso la via Francigena come i loro predecessori. Da Bologna, dove vivono, sono saliti su un Frecciarossa alla volta della Stazione Termini. I biglietti di andata e ritorno sono costati in totale 176 euro.
Da termini hanno avuto più scelte per raggiungere l’alloggio: una corsa in taxi da 15 euro a cui va aggiunto un supplemento di 4 euro per i bagagli (un euro a valigia secondo le tariffe concordate con il comune). Anche i servizi alternativi chiedono più o meno la stessa cifra. Fuori dalla portata dei nostri pellegrini è l’opzione del noleggio con conducente da prenotare il giorno prima: da Termini al Cupolone viaggiare con l’autista costa 40 euro in contanti, 43 se si tira fuori la carta di credito.
Altra spesa che grava è il vitto. Nei locali turistici delle vie del centro si va dal semplice panino da 3 euro alla pizza da 8. Senza dimenticare le bottigliette d’acqua, vendute anche a 2 euro. A conti fatti, per sfamarsi, la famiglia spende 577 euro nell’arco di una settimana, a cui però andrebbero aggiunti un po’ di gelati e qualche sosta al bar.
Per spostarsi si affidano ai mezzi pubblici capitolini: l’abbonamento Atac per 7 giorni, moltiplicato per quattro viaggiatori, sfiora quasi i 100 euro. Se si concedono un po’ di svago, salgono su un bus a due piani con audio guida compresa nel prezzo. L’Opera Romana Pellegrinaggi straccia la concorrenza: a 15 euro offre un giro della città diviso in 11 fermate mentre i concorrenti partono da 24 euro a persona. Immancabile è la visita ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina che, nonostante i ridotti per i bambini, fa spendere alla famiglia 72 euro – compresa l’audioguida -, dopo una lunga fila all’ingresso.
Nient’altro? Il quartetto potrebbe scegliere di visitare i luoghi legati alla cristianità, come le catacombe e il Colosseo, magari con l’aiuto di una guida. “Una visita da tre ore – afferma Francesca Duimich, presidente di Federagit, federazione delle guide turistiche – costa 133 euro per gruppi composti da 20 persone”.
Ma per un pellegrino alla ricerca del risparmio il rischio di incappare in una falsa guida è altissimo. L’abusivismo in città infatti è dilagante. Quelle abilitate, prima dalla Provincia di Roma, oggi dalla Regione Lazio, si riconoscono dal tesserino che hanno sul petto. Chi si spaccia per guida rischia solo una multa da 170 euro, ma chi dovrebbe fare i controlli è la polizia provinciale, troppo a corto di risorse per girare anche fra le vie del centro di Roma.
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