Di Paola Benedetta Manca

Nuoro, 19 ago. (LaPresse) – Una visita fuori dagli schemi per il popolare conduttore Massimo Giletti. In cima al Supramonte, nella selvaggia Barbagia (Nuoro), in compagnia delle ‘squadriglie antisequestro eliportate’ della polizia di Nuoro. Il giornalista torinese, che Berlusconi vedrebbe bene come sindaco del capoluogo sabaudo, ha potuto conoscere il “lavoro altamente rischioso e prezioso di questo corpo speciale che ha segnato la storia della polizia in Barbagia e in altre regioni d’Italia al tempo dei sequestri”, come racconta il Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia) che ne dà notizia.

L’organizzazione però denuncia, per bocca del segretario provinciale Matteo Baldi, il fatto che il reparto anti-sequestro della polizia nuorese “è purtroppo solo un bel ricordo”.

“Grazie a Dio – spiega – i sequestri sono ormai un brutto ricordo grazie all’impegno e ai sacrifici degli uomini in mimetica della squadra mobile di Nuoro ma è indispensabile dire la verità: ‘Il reparto è ridotto ai minimi termini, con pochissime unità e mezzi obsoleti e insicuri'”.

Il Siulp è molto critico: “Addirittura per permettere l’escursione guidata di Giletti si è dovuto contare sulla buona volontà di uno squadrigliere già pensionato che ha indossato di nuovo la mimetica e di un altro non più impiegato in quella tipologia di servizio”. “Che la ‘scorta’ del giornalista fosse addirittura formata da un collega in pensione e da uno impiegato in altre mansioni, ha dell’assurdo ed è offensivo per coloro che aspirano a quel servizio e non vengono presi in considerazione” aggiunge.

Il ‘lavoro oscuro ma fondamentale nelle campagne’ – sottolinea Baldi – deve continuare e deve essere riorganizzato e strutturato mentre il reparto deve essere rafforzato con personale dedito a questo tipo di attività e non purtroppo utilizzato saltuariamente con i pochi rimasti”.

“Il Siulp nuorese – prosegue Baldi – è a conoscenza della volontà di alcuni colleghi di lavorare in questo reparto che hanno presentato istanza di trasferimento già da alcuni anni ma che, ad oggi, non vedono esaudito quell’interesse”. “La vicenda dei trasferimenti interni – spiega il segretario della Siulp nuorese – è attualmente al vaglio della commissione nazionale Accesso atti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Infine fa un appello al questore di Nuoro: “Investa sulla sicurezza della cittadinanza e delle campagne di pertinenza e non pensi a fare solo l’economista, privando di una fetta di sicurezza la provincia di Nuoro”.

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