Milano, 14 ago. (LaPresse) – Si è spento a 94 anni nella sua casa di Milano l’avvocato Gianfranco Maris, partigiano e figura di spicco della Resistenza. Maris, che da sempre con i suoi discorsi appassionati era protagonista della manifestazione del 25 aprile, durante la seconda guerra mondiale era stato deportato a Fossoli, a Mauthausen e a Gusen. Era stato anche senatore e membro del Csm dal 1972 al 1976. Maris era anche presidente dell’associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti. Aveva messo nero su bianco la sua esperienza nel libro “Per ogni pidocchio cinque bastonate”.

“Mi chiamo Gianfranco Maris e sono nato tre volte – scriveva nella prefazione – . La prima quando mi partorì mia madre, nella nostra casa di corso Buenos Aires 65 a Milano. Era il 19 gennaio 1921. La seconda nascita è quella ufficiale: 24 gennaio 1921, il giorno in cui mio padre andò in Comune per ‘registrarmi’. Ancora oggi sulla mia carta di identità c’e’ scritto: nato a Milano il 24 gennaio 1921. Il mio compleanno lo festeggiamo sempre quel giorno lì”. “Ma mi considero nato una terza volta – scriveva ancora – il 5 maggio 1945, quando, arrampicato in cima a una scala di una torretta del campo di concentramento di Mauthausen-Gusen, vidi arrivare una camionetta di soldati americani”.

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