Roma, 3 ago. (LaPresse) – “La giusta battaglia contro il consumo di droghe sintetiche non deve però danneggiare l’industria del tempo libero e la Romagna, luogo simbolo che ha nelle sue discoteche il naturale approdo di questo target turistico”. Lo dichiara Giuseppe Sarnella, presidente di Confimprese turismo Italia, commentando la chiusura del Cocoricò, storica discoteca di Riccione, dopo la morte di un ragazzo 16enne. “Certo – prosegue – di fronte alla morte di un ragazzo di soli 16 anni tutti devono fermarsi e riflettere, ma la chiusura per 4 mesi di una delle più importanti discoteche italiane sposterà altrove il problema del consumo di sostanze stupefacenti senza risolverlo definitivamente”.
“Se danneggiamo questo settore – avverte Sarnella – i turisti della notte, che rappresentano un segmento importante e che non va affatto trascurato, verranno attratti dai Paesi concorrenti come la Spagna, la Grecia e la Francia. Il turismo della notte ha molte facce e non tutte sono riconducibili a giovani che cercano lo sballo assumendo sostanze illecite”.
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