Catania, 16 lug. (LaPresse) – E’ stato arrestato Paolo Balsamo. Su di lui pendeva una condanna a 30 anni per associazione mafiosa e omicidio. L’uomo, classe ’65, considerato dagli inquirenti un ‘pericoloso elemento’ del clan dei Cursoti è stato fermato a Rossano, in provincia di Cosenza, dopo settimane di indagini e pedinamenti. Era latitante da giugno. Lo rende noto in un comunicato la Direzione distrettuale antimafia di Catania, che ha curato le indagini con la collaborazione della Dia di Torino e quella di Catanzaro.

E’ stato arrestato dopo un mese di latitanza, mentre in auto, accompagnato da due donne, raggiungeva la stazione di Rossano, in provincia di Cosenza, per proseguire la sua fuga. Non ha opposto resistenza agli agenti che l’hanno ammanettato per portarlo in carcere.

Classe 1965, condannato a 30 anni per omicidio e associazione mafiosa, l’uomo, soprannominato ‘Sucasangu buttafuoco’ e considerato ‘molto pericoloso’ dalla Direzione distrettuale antimafia, fa parte del clan catanese dei ‘Cursoti’.
Proprio la Dia di Catania era sulle sue tracce da quando, il 16 giugno scorso, in regime di semilibertà, dopo il turno di lavoro nella cooperativa sociale ‘Sammartini’ di Bologna, non aveva fatto ritorno presso la struttura carceraria cittadina, cui era assegnato.
Balsamo aveva accumulato diverse condanne per reati anche gravi, fino ai 30 anni di reclusione, arrivati nel 2002 per l’omicidio di Carmelo Murabito, strangolato nel 1991 con un filo del telefono e poi bruciato nell’ambito di una guerra tra clan.

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