Roma, 3 lug. (LaPresse) – “Il ministro Martina banalizza la discussione sugli Ogm”. È quanto scrive la senatrice a vita Elena Cattaneo in un articolo pubblicato oggi su ‘La Repubblica’, in risposta a un precedente articolo a firma del ministro. “In un paese democratico – aggiunge – il governo detta le scelte politiche, a partire da quelle economiche e, nel caso in questione, stabilisce la politica agricola e alimentare. Ma se non può portare dati e statistiche a sostegno delle sue scelte fa eccezione agli articoli 9 e 33 della Costituzione. Il divieto alla ricerca pubblica su piante geneticamente migliorate non è che questo”.
“Il Governo, se vuole, racconti di motivi di supremo interesse – aggiunge – per la sicurezza nazionale, ma non cambi discorso per non guardare i problemi, dopo che politiche agricole scellerate hanno causato un deficit della nostra bilancia agroalimentare pari a 4-6 miliardi ogni anno, da 20 anni. Ho chiesto al Governo di dare attuazione ai regolamenti necessari per schiodare dal palo la ricerca scientifica pubblica sugli Ogm in pieno campo”.
BUCO BILANCIO DRAMMATICO -. “Se lei non consente questa ricerca in pieno campo vuol dire che è indistinguibile da chi ha causato quel buco di bilancio drammatico. Poi non ci si stupisca se giovani ingegnosi se ne vanno e non tornano. Dovrebbero forse restare in un Paese che chiede loro di rinunciare a pensare, e magari divenire complici della sua arretratezza?”, si interroga la senatrice. “Il ministro Martina dice che l’Italia è Ogm free. Se non porta prove, è propaganda. Almeno 3 chili del pasto quotidiano di una vacca sono Ogm. Cioè, ogni giorno, entrano e vengono consumate 10mila tonnellate di mangimi Ogm che comperiamo all’estero. Non solo. Tra il 1992 e il 2004 abbiamo sperimentato in campo aperto quasi 300 tipologie di piante Ogm. Senza leggi speciali, semplicemente osservando le norme e i protocolli pianta per pianta. Ecco perché far percepire al cittadino che l’utilizzo di una tecnologia ormai storica e che ha promosso il benessere umano sia come il consumo di una droga illegale è qualcosa di inaccettabile”.
“Un ultimo chiarimento: lei è favorevole a consentire la ricerca controllata in campo aperto con le tecnologie di miglioramento genicooppure continuerà, come i suoi predecessori, a impedire la produzione di varianti delle nostre piante tipiche che siano resistenti ai naturali parassiti? Ovviamente esaltando la tipicità di un biologico che rimane, a tutti gli effetti, un inganno semantico, oltre che un affare per pochi. Infine se l’Europa impedirà al nostro Paese di vietare le importazioni di mangimi Ogm, confermandoci ‘Paese non-Ogm free’, Lei si schiererà con me per l’etichettatura di tutti i derivati da mangimi e cotone Ogm? Condivido la sua battaglia per la trasparenza alimentare verso i consumatori, ma questa non può essere condotta a giorni alterni. O la trasparenza riguarda solo i formaggi fatti senza usare latte, ma non quelli prodotti da animali nutriti con Ogm?”, conclude Cattaneo.
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