Di Denise Faticante
Roma, 1 giu. (LaPresse) – Quando li hanno fermati non hanno opposto resistenza ma hanno pianto, mostrando pentimento anche se, successivamente, non hanno risposto alle domande dei magistrati. E’ finita così la fuga del 17enne e il 19enne rom, fratelli, che sono stati catturati questa mattina dagli uomini della Squadra Mobile di Roma per l’incidente di mercoledì scorso in via Boccea nel quale una donna di 44 anni è morta e otto persone sono rimaste ferite. La cattura di Samuele ed Entony Hlilovic è avvenuta all’aba di oggi in un campo poco lontano dall’insediamento della Massimina, a nord della capitale. Ora con la ragazza 17enne arrestata, tutti i tre sono accusati di concorso in omicidio.
FONDAMENTALE LA MADRE Fondamentale, ha spiegato Luigi Silipo, capo della squadra Mobile, la collaborazione la madre dei due fuggitivi che contrariamente al resto della famiglia, si è messa a disposizione degli investigatori collaborando. La donna, che ha indicato il campo dove si nascondevano dal giorno della fuga, si è sempre espressa in modo favorevole al rintraccio dei figli invitandoli più volte a costituirsi.
17ENNE ALLA GUIDA Stando a quanto affermano gli investigatori, alla guida della Lancia Lybra ci sarebbe stato il 17enne, marito della ragazza in carcere. Quando sono stati catturati erano molto provati. Erano anche completamente sporchi, con parte pantaloni lacerati, il maggiorenne con una ferita lacerocontusa al ginocchio. Con molta probabilità nei giorni della fuga non hanno mai mangiato. Gli investigatori hanno acquisito in questi giorni registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona e diverse testimonianze che convergerebbero su questa ipotesi.
INDAGINI SU QUARTA PERSONA Le indagini della Mobile continuano per verificare se a bordo della macchina ci fosse, come hanno raccontato alcuni testimoni, anche una quarta persona. Da quando i due avevano abbandonato l’auto, poco dopo le venti di mercoledì, per fuggire a piedi, gli investigatori avevano continuato a cercarli perquisendo tutti i campi nomadi della zona e ascoltando decine di persone. Da giorni gli inquirenti avevano le loro foto segnaletiche, sapevano chi erano e dove abitavano. Da mercoledì scorso non si erano mai mossi da Roma.
CAMPIDOGLIO PARTE CIVILE Si celebreranno sabato i funerali di Corazon Abordo, la filippina di 44 anni morta nell’incidente. Il Campidoglio, che si costituirà parte civile, pagherà anche le spese delle esequie e dell’espatrio della salma della donna.
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