Roma, 10 mag. (LaPresse) – Sarebbe un 30enne romano il responsabile dello stupro di una tassista 43enne, rapinata e violentata da un cliente lo scorso 8 maggio. L’uomo, riferiscono dalla questura, è stato fermato e ascoltato dagli agenti della polizia e in serata avrebbe confessato di essere il responsabile di quanto accaduto. E’ stato infine portato in carcere.
La donna aveva prelevato l’uomo a pochi metri dell’Hotel Ergife, zona Aurelia. Sotto la minaccia fisica, colpendola, il trentenne l’aveva costretta a deviare lungo una stradina sterrata in via Pescina Gagliarda, a Ponte Galleria. Qui l’aveva rapinata e aveva abusato di lei dopo averle sferrato un pugno e averla presa per i capelli. Poi era scappato a piedi. La tassista, in stato di choc, aveva avvisato subito la polizia.
Fondamentale nel riconoscimento dell’uomo sono state le indicazioni fornite da un collega della donna aggredita che ha riferito di aver dato un passaggio a un uomo che orrispondeva all’identikit fatto dalla polizia: il soggetto in questione non aveva denaro per pagargli la corsa e per questo il tassista si era fatto lasciare il suo numero di cellulare.
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