Città del Vaticano, 30 apr. (LaPresse) – Prima dell’arrivo di Papa Francesco, ai concerti in Vaticano partecipavano solo capi di Stato e di governo, alti dignitari, rappresentanti di grandi istituzioni, ma d’ora in poi non sarà più così. Il 14 maggio, in Sala Nervi, alle 18, si terrà un concerto nuovo, straordinario: per la prima volta le prime file – le prime due – saranno occupate dai più bisognosi. Il titolo, infatti, è ‘Con i poveri e per i poveri’. Poveri, migranti e senzatetto saranno invitati attraverso associazioni di carità e di volontariato che operano in loro aiuto e collaborano alla realizzazione del concerto: Caritas Diocesana di Roma, Gran Priorato di Roma e Delegazione di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta, Circolo San Pietro, Comunità di Sant’Egidio e Centro Astalli.

Dopo l’apertura delle docce per i senza tetto e la barberia, ora i poveri si vedono aperte anche le porte della musica. Bergoglio, nel pieno del suo stile, ha deciso di sovvertire le regole, tenendo i primo posti dell’Aula Paolo VI agli ultimi della società. Per loro e per giovani, anziani e famiglie delle parrocchie romane, soprattutto delle aree periferiche.

A esibirsi sarà l’Orchestra Filarmonica Salernitana ‘Giuseppe Verdi’, diretta dal maestro Daniel Oren, e il Coro della Diocesi di Roma, sotto la bacchetta di monsignor Marco Frisina. I biglietti di ingresso saranno gratuiti, ma i presenti potranno contribuire con offerte volontarie che verranno consegnate all’elemosiniere del Papa, monsignor Konrad Krajewski.

I poveri, spiegano gli organizzatori, “occuperanno in Aula i posti d’onore e, accanto a loro, seguendo gli insegnamenti del Papa, saranno invitate famiglie, anziani e giovani di tutte le parrocchie romane, in particolare coloro che nelle periferie di Roma vivono situazioni di disagio materiale e spirituale con l’augurio che per loro, come per tutti quelli che parteciperanno, questa serata rappresenti un seme di fiducia e di speranza per il futuro”.

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