Roma, 26 feb. (LaPresse) – Era specializzato in truffe immobiliari e ora il suo ‘impero’ messo in piedi dal 1968 ad oggi è stato smantellato e confiscato, per un totale di 18 milioni di euro. La guardia di finanza di Roma ha confiscato tutti i beni di Lorenzo Pintore, soggetto sul quale da decenni pendevano condanne per ricettazione, furto, detenzione illegale di armi e rissa e ordinanze cautelari per associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. L’uomo di solito, nel ruolo di promotore e finanziatore di società operanti nel settore della compravendita immobiliare, si faceva dare degli acconti dai potenziali acquirenti degli immobili per poi rendersi irreperibile al momento della stipula dei rogiti.
Ora è arrivato il decreto della Cassazione, e la confisca è diventata definitiva. Il patrimonio finito nella disponibilità dello Stato, valutato 18 milioni di euro, consiste in: 23 unità immobiliari nel comune di Roma e nel suo hinterland, 5 autoveicoli, 2 società commerciali e numerosi rapporti bancari e assicurativi.
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