Roma, 25 feb. (LaPresse) – “C’è un giudizio favorevole su questo provvedimento. Per quanto riguarda la procura di Roma e la procura di Milano condividiamo le preoccupazioni che hanno mosso il legislatore e le soluzioni trovate”. Così Giuseppe Pignatone, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma in audizione alla Camera davanti alle commissioni riunite Giustizia e Difesa sul decreto anti terrorismo. “Da una prima analisi – ha aggiunto però – mi permetto di segnalare alcuni punti, marginali ma che meritano attenzione, che potrebbero essere migliorati in sede di conversione”. “Il 270 quinquies – ha sottolineato Pignatone – punisce l’addestramento, poi sembra che venga punito chi si autoaddestra. Sembra che si voglia punire qualcosa ancora prima dell’attentato, che poi è punito autonomamente. Capisco la difficoltà del Governo, però se si potesse fare un ulteriore sforzo di precisazione, siamo a una vaghezza di formula veramente delicata”. “E’ assolutamente positivo – ha inoltre aggiunto – che non si preveda la creazione di nuova direzione distrettuale antiterrorismo. Questo evita quelle rigidità che portano a uno spreco di risorse che caratterizzano la creazione di una struttura pesante”.
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