Città del Vaticano (Vaticano), 14 feb. (LaPresse) – “La carità non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Chi è chiamato nella Chiesa al servizio del governo deve avere un forte senso della giustizia, così che qualunque ingiustizia gli risulti inaccettabile, anche quella potesse essere vantaggiosa per lui o per la Chiesa. E nello stesso tempo ‘si rallegra della verità’: che bella questa espressione!”. Sono le parole di Papa Francesco pronunciate durante il Concistoro che si è tenuto nella Basilica Vaticana e durante il quale sonon stati ordinati 20 nuovi cardinali. “L’uomo di Dio è uno che è affascinato dalla verità – ha aggiunto il Pontefice – e che la trova pienamente nella Parola e nella Carne di Gesù Cristo. Lui è la sorgente inesauribile della nostra gioia. Che il popolo di Dio possa sempre trovare in noi la ferma denuncia dell’ingiustizia e il servizio gioioso della verità”.

“San Paolo ci dice che la carità è ‘magnanima e benevola’. Quanto più si allarga la responsabilità nel servizio alla Chiesa, tanto più deve allargarsi il cuore, dilatarsi secondo la misura del cuore di Cristo”, ha proseguito il Pontefice. “Magnanimità è, in un certo senso, sinonimo di cattolicità – ha sottolineato – : è saper amare senza confini, ma nello stesso tempo fedeli alle situazioni particolari e con gesti concreti. Amare ciò che è grande senza trascurare ciò che è piccolo; amare le piccole cose nell’orizzonte delle grandi, perché ‘Non coerceri a maximo, contineri tamen a minimo divinum est’. Saper amare con gesti benevoli. Benevolenza è l’intenzione ferma e costante di volere il bene sempre e per tutti, anche per quelli che non ci vogliono bene”.

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