Genova, 20 dic. (LaPresse) – La guardia di finanza di Albenga e l’agenzia delle dogane di Savona hanno concluso una vasta operazione in materia di fiscalità internazionale nei confronti di un organizzazione criminale che aveva ideato un complesso sistema per frodare il fisco italiano. I tre capi dell’organizzazione sono stati denunciati Procura della Repubblica di Savona per frode fiscale. Le indagini, a cui hanno collaborato anche gli Stati esteri interessati, hanno consentito complessivamente di accertare oltre 15 milioni di euro occultati al fisco e oltre 3 milioni di euro di Iva sottratti a tassazione.

In particolare, alcuni imprenditori italiani ed esteri sarebbero riusciti negli ultimi 3 anni ad immettere sul mercato nazionale prodotti elettronici ed informatici sottocosto, creando una concorrenza sleale. La merce veniva acquistata in esenzione d’imposta dalla Repubblica di San Marino e da altri Stati della Comunità europea e, successivamente, venduta online ai clienti italiani attraverso società italiane create ad hoc che, oltre a non dichiarare al fisco le imposte dirette, omettevano il versamento dell’Iva a loro corrisposta dal cliente finale.

Per sviare le attività investigative gli indagati avevano collocato le sedi legali delle imprese nei pressi di ruderi diroccati e collocato i siti internet su server dislocati all’estero, avevano realizzato un servizio per l’assistenza dei clienti utilizzando numeri telefonici virtuali che simulavano prefissi savonesi ma erano invece riconducibili a numeri esteri.

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