Bari, 20 dic. (LaPresse) – Il sindaco di Trani, Luigi Nicola Riserbato (Puglia prima di tutto), è stato arrestato stamattina all’alba con altre cinque persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata a commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, concussione, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente ed altro. Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dalla Digos di Bari, emesse dal gip del tribunale di Trani Francesco Messina, su richiesta del pm Michele Ruggiero. Con Riserbato ai domiciliari anche il funzionario comunale Edoardo Savoiardo. Carcere, invece, per l’ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio (Fi), il consigliere comunale Nicola Damascelli (Movimento Schittulli), l’ex consigliere Maurizio Musci (Fi) e l’ex amministratore unico dell’Amiu, Antonello Ruggiero.

L’inchiesta, partita nel 2013 dopo una segnalazione, riguarda il servizio di vigilanza degli immobili pubblici, prima gestito dalla cooperativa Vigilanza Tranese e poi passato, secondo l’accusa illecitamente, alla Sicurcenter di Palermo per due milioni di euro. Secondo le indagini gli amministratori, i politici e i dirigenti del Comune di Trani coinvolti, avevano messo su un vero e proprio sistema illecito che oltre alla turbativa d’asta imponeva assunzioni lavorative all’Amiu. Indagate a piede libero altre 7 persone: l’ex segretario comunale Pasquale Mazzone; l’ex dirigente dell?ufficio tecnico, Claudio Laricchia; l’ex dirigente alle Finanze Yanko Tedeschi e la vigilessa Elsa Coppola (tutti componenti della commissione di gara per l’aggiudicazione dell’appalto) insieme ai responsabili della Sicurcenter Francesco Lupo, Massimo Aletta e Nicola Lisi.

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