Bologna, 13 dic. (LaPresse) – Tredici studenti di un istituto superiore di Bologna sono stati denunciati per frode informatica aggravata e falso commesso da privato in atto pubblico in un’inchiesta coordinata dalla procura dei minori bolognese e condotta dalla polizia postale emiliano-romagnola. Si tratta di 12 diciassettenni e un diciottenne, che secondo quanto ipotizzato dal sostituto Flavio Lazzarini, con la supervisione del procuratore Ugo Pastore, hanno alterato sul finire dello scorso anno scolastico i registri informatici, in modo da alterare le medie finali proprie e dei compagni di classe. Non aggiustamenti eclatanti, mezzo punto o frazioni di punto, che ad alcuni degli indagati non sono serviti perché l’esito finale è stata la bocciatura o la riparazione a settembre. Dei veri hacker, gli studenti bolognesi, capaci con dei softaware keylogger da loro installati sui pc della scuola di carpire credenziali e password degli insegnanti per entrare nei registri e modificarli.
L’indagine, avviata a giugno dopo la denuncia del preside, allertato da alcuni docenti che registravano sia su carta che elettronicamente, sono ora vicine alla conlusione e nei giorni scorsi i ragazzi, coi rispettivi avvocati, sono stati sentiti dalla procura per i minorenni. Nei loro confronti, dopo la scoperta, la scuola aveva preso provvedimenti abbassando il voto in condotta, quanto bastava per farli bocciare o rimandare.
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