Reggio Calabria, 10 dic. (LaPresse) – Sono stati emessi dalla Direzione distrettuale antimafia 25 decreti di fermo contro altrettanti esponenti della cosca di ‘ndrangheta Tegano di Reggio Calabria, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, favoreggiamento e procurata inosservanza pena aggravati dalle modalità mafiose. Tra le accuse anche l’aver favorito la latitanza del boss Giovanni Tegano, arrestato il 26 aprile 2010 dopo una latitanza durata quasi 17 anni. Si chiama ‘Il Padrino’, l’operazione della polizia di stato di Reggio Calabria che ha consentito di ricostruire l’organigramma della cosca e di acquisire elementi sulle tante attività illecite dai Tegano.
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