Bologna, 10 dic. (LaPresse) – Sono 1.352 gli stranieri detenuti nelle carceri dell’Emilia-Romagna. E’ uno dei dati che emergono nella giornata dell’anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che in regione ha visto in particolare una riflessione sul diritto di vedere riconosciuto la propria identità religiosa e culturale anche dietro le sbarre: in ogni istituto di pena si è scelto un modo diverso, tra dibattiti, drammatizzazioni, letture comuni, visioni di film e lezioni magistrali. A Bologna, prima della lezione sulle costituzioni arabo-islamiche tenuta da Giuseppe Cecere, sono la direttrice della Dozza Claudia Clementi, la garante regionale delle persone private della libertà personale Desi Bruno, Paola Cigarini per la conferenza regionale del volontariato, Giovanni Schiavone e Emilio Porcaro per l’Ufficio scolastico regionale, Yassine Lafram, mediatore culturale, e frate Ignazio, islamologo e volontario dell’Avoc. Tra i dati forniti, aggiornati alla scorsa settimana, spicca la diminuzione di detenuti: si passa in regione dai 3687 (ma nel 2010 erano 4373) agli attuali 2916, contro i 2799 di capienza generale. La parte del leone la fa sempre Bologna, 676 detenuti (capienza regolamentare 492di cui 361 stranieri.
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