Palermo, 6 dic. (LaPresse) – La procura di Marsala, guidata da Alberto Di Pisa, ha aperto una nuova inchiesta sulla morte di Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo l’1 settembre del 2004. La nuova indagine per omicidio, secondo quanto confermano fonti qualificate, prende le mosse dall’intercettazione ambientale datata 11 ottobre 2004, un mese e dieci giorni dopo la scomparsa di Denise, in cui si ascolta una conversazione tra la sorellastra della piccola, Jessica Pulizzi, e la sorella minore di quest’ultima. Dalla trascrizione del dialogo emergerebbe che la prima dice alla seconda che è stata la madre, Anna Corona, ad avere ucciso la bimba. L’inchiesta, in questo momento a carico di ignoti, è coordinata dallo stesso Di Pisa e guidata dai sostituti Sabrina Carmazzi e Francesca Rago, che hanno rappresentato l’accusa nel processo di primo grado conclusosi con l’assoluzione di Jessica Pulizzi dal reato di concorso in sequestro di minore. Gli inquirenti hanno ricevuto dalla procura generale di Palermo la trascrizione dell’intercettazione fra le sorelle Pulizzi, saltata fuori nel processo d’appello in corso nel capoluogo siciliano dopo il riascolto di nastri già acquisiti da parte di un perito nominato dalla Corte. “Eravamo a casa… la mamma l’ha uccisa a Denise”, sono le parole attribuite dal perito a Jessica Pulizzi. La sorella risponde: “L’ha uccisa?… a Denise la mamma?… e dici tu ‘sti cosi… Boh!… non le dici tu queste cose…”. La procura di Marsala ha chiesto alla Corte d’appello di Palermo il file audio dell’intercettazione.
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