Palermo, 6 dic. (LaPresse) – Confisca di beni per oltre un milione di euro sono stati confiscati all’imprenditore edile palermitano Giuseppe Liga, 54 anni, arrestato nel marzo del 2012 con l’accusa di essere il reggente della famiglia mafiosa di Tommaso Natale dopo gli arresti dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Il decreto di confisca, emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, riguarda una abitazione, due complessi aziendali e tre conti correnti. Il ruolo di Liga, soprannominato ‘l’architetto’, all’interno del clan è stato raccontato da diversi collaboratori di giustizia, tra cui Isidoro Cracolici, Marcello Trapani e Maurizio Spataro, che già in passato lo hanno indicato come elemento “molto vicino” alla famiglia mafiosa di Tommaso Natale-San Lorenzo, per la quale aveva curato importanti investimenti immobiliari.

Liga, con sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Palermo nel maggio 2012, e al momento pendente in Appello, è stato condannato per associazione mafiosa ed estorsione aggravata. La confisca eseguita dal Gico del Nucleo di polizia tributaria di Palermo si inquadra nel procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale, iniziato nel 2012, con il quale, oltre ai sequestri, era stata disposta anche la sospensione temporanea dell’amministrazione di numerose società cooperative edilizie riferibili a Liga, del valore stimato in 25 milioni di euro, successivamente restituite all’ordinaria gestione.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata