Palermo, 5 dic. (LaPresse) – Giallo nel giallo a Santa Croce Camerina, nel ragusano, dove sabato è stato ucciso il piccolo Andrea Loris Stival. La famiglia del piccolo, infatti, avrebbe mostrato alcune fascette alle due maestre che lunedì erano andate a fare visita per le condoglianze nell’abitazione di via Garibaldi, collegandole ad alcuni lavori che dovevano essere portati avanti a scuola. L’episodio di lunedì è stato confermato dalla preside della scuola ‘Falcone-Borsellino’, Giovana Campo, che però in una intervista a Sky Tg24 smentisce l’utilizzo delle fascette nell’istituto perchè materiale pericoloso e non adatto ai bambini: “Gli insegnanti non hanno mai richiesto quelle fascette per lavori scolastici”, ha detto la dirigente.

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