Palermo, 1 dic. (LaPresse) – Andrea Loris Stival, il bimbo di 8 anni trovato morto nel ragusano sabato pomeriggio, “è stato strangolato”. Lo ha riferito in conferenza stampa il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia.

“Allo stato stato attuale le indagini, svolte con grandissima dedizione da polizia e carabinieri, hanno consentito di individuare la causa della morte in asfissia da strangolamento – ha spiegato Petralia -, alla quale è seguita una precipitazione da circa 2,5 metri”.

“E’ stato aperto un procedimento a carico di ignoti per sequestro di persona e omicidio”, ha aggiunto il procuratore. In merito alle indagini il procuratore ha aggiunto che “la macchina del cacciatore è uno degli elementi su cui si stanno facendo degli accertamenti”.

Inoltre, la procura non conferma che ci siano stati abusi sul piccolo. “In questo momento non ci sono elementi per confermare l’esistenza di segni di violenza sessuale” sul piccolo Andrea Loris Stival, ha detto i lcapo della proucra iblea Petralia.

GIALLO SULLA MORTE DI ANDREA. INDAGINE PER OMICIDIO. La casella degli indagati è ancora vuota, ma l’orientamento della procura di Ragusa, che da ieri cerca di fare luce sul mistero della morte del piccolo Andrea Loris Stival, appare chiaro con l’apertura di un fascicolo per omicidio volontario a carico di ignoti. L’ipotesi che con il passare delle ore prende sempre più corpo è quella che il bambino di otto anni, scomparso ieri mattina e ritrovato morto in un canale di scolo in contrada ‘Vecchio mulino’, a pochi chilometri da Santa Croce Camerina, sia stato portato in quella zona così periferica da qualcuno e che il triste epilogo di questa vicenda non sia frutto di una tragica fatalità. Gli inquirenti, che stanno lentamente ricomponendo il puzzle del mistero, parlano dell’apertura del fascicolo come di un atto dovuto. In tarda serata arriva anche il sequestro dell’auto del cacciatore che ieri pomeriggio ha trovato il corpo di Andrea: l’uomo si trova negli uffici della questura per ulteriori chiarimenti.

L’indagine, intanto, prosegue con la visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza attive nei pressi dell’istituto ‘Falcone-Borsellino’, dove la madre ieri mattina ha lasciato Andrea. Gli investigatori attendono anche gli esiti ufficiali dell’autopsia, effettuata all’ospedale di Ragusa. L’esame sul corpo del bambino si è concluso e domani, come confermano fonti investigative, ci sarà soltanto una appendice “con qualche accertamento di carattere scientifico”. Tra poche ore arriveranno a Santa Croce Camerina anche alcuni specialisti della sezione Scientifica della polizia di Palermo per effettuare un nuovo sopralluogo nel canale in cui è stato trovato Andrea. Un segno, quest’ultimo, che indica una rotta evidente per indagini ormai alla ricerca di qualcosa che non è ancora stato chiarito. La zona del ‘Vecchio mulino’ resta “congelata”, con una sorveglianza continua di carabinieri e polizia.

Oggi nella contrada a pochi chilometri dal paese sono arrivati i fiori per Andrea e sono giunti, sorretti dalla polizia, anche il padre e la madre del piccolo, stravolti dal dolore. I due genitori hanno ricevuto anche la visita del presidente della Regione, Rosario Crocetta: “Sono qui per condividere il lutto, il dolore e la sofferenza del padre e della madre, oltre che di tutta la comunità di Santa Croce Camerina”, ha detto il governatore. Il paese, però, lotta contro il fantasma di un ‘orco’: cresce la psicosi e il sindaco, Franca Iurato, al telefono con LaPresse dimostra tutta la sua determinazione nel chiedere che la comunità non si abbandoni al panico e alla paura: “Non è corretto parlare di ‘orco’ senza avere in mano alcun elemento. Ciò che è accaduto – dice – è senza dubbio qualcosa di grave e bruttissimo, ma è contro l’intelligenza parlare di ‘orco’ in questo momento. Stiamo aspettando il risultato del’autopsia – aggiunge – e questo è solo il momento di stringersi attorno alla famiglia, le altre considerazioni rimandiamole a dopo l’esito dell’esame”. In serata i suoi concittadini scendono in strada per una fiaccolata in ricordo di Andrea: un modo per stringersi attorno alla famiglia ma anche per scacciare quel fantasma che oggi aleggia sulla città e che presto potrebbe colmare quella casella rimasta vuota.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata