Milano, 24 nov. (LaPresse) – Sono le quattro impronte parziali, tracciate con il sangue, trovate sulla spalla sinistra della maglietta rosa del pigiama di Chiara Poggi che, per sostituto pg Laura Barbaini, portano dritte dritte ad Alberto Stasi.
Il pg nel corso della sua requisitoria, al termine della quale ha chiesto 30 anni per l’ex bocconiano, ha spiegato che quei quattro segni sarebbero state lasciati dall’assassino quando ha spinto la ragazza giu dalle scala della villetta di famiglia a Garlasco.
Le impronte sono visibili una foto agli atti dell’inchiesta, ma sono andate perdute quando gli inquirenti hanno girato la maglia del pigiama indossato dalla vittima contaminandole. Impossibile, dunque, stabilire se siano di Stasi. Dopo aver buttato la ragazza già dalle scale, però, il killer è andato in bagno. Lo dimostrano le tracce insanguinate lasciate dalle sue scarpe. E proprio nel bagno a piano terra sul dispensar del sapone liquido sono stati trovati Dna di Chiara e impronte digitali di Alberto.
Sarebbe stato il personale incaricato di portare via il corpo di Chiara a girare la maglietta del pigiama, che si sarebbe impregnata con il sangue presente sulla scena del delitto, rendendo così irriconoscibili le impronte. Tra gli indizi che portano ad Alberto, ha spiegato il pg Barbaini nelle sei ore di requisitoria, c’è anche il fatto che il ragazzo dice di aver capito che la fidanzata, riversa sulle scale che portano in cantina, era morta perché aveva il viso molto pallido. Per questo Alberto si sarebbe allarmato e avrebbe chiamato il 118 e i carabinieri. Per il pg Barbaini, però, il ragazzo non avrebbe potuto notare questo particolare, perché quel vano della casa era troppo buio. A dimostrarlo è una foto, scattata senza flash, subito dopo il ritrovamento di Chiara dove il volto della ragazza non si vede.
In aula, in primo e secondo grado, finora era stata mostrata solo una foto scattata con il flash: qui il viso della vittima appare molto bianco perché illuminato dalla macchia fotografica. Nelle oltre sei ore di requisitoria, a porte chiuse, non sono mancati anche passaggi dedicati alle bici in possesso della famiglia Stasi. Il pg ha ricordato che i pedali della bici bordeaux Umberto Dei modello Giubileo sarebbe stata venduta alla famiglia Stasi non con i pedali originali di serie “Union” e non con i “Wellgo” trovati dagli inquirenti al momento del sequestro, sui quali non sono state trovate tracce del Dna di Chiara Poggi. Per il pg, inoltre, Chiara si sarebbe molto inquietata trovando oltre 12 mila foto pornografiche sul pc del fidanzato (vicenda per la quale Stasi è stato assolto). Proprio la rabbia della fidanzata, per il pg, avrebbe spinto Stasi ad ucciderla.
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