Torino, 4 nov. (La Presse) – Aveva pagato 50mila euro a Davide Vannoni per sottoporsi a due infusioni di staminali, ma aveva subito un drastico peggioramento delle proprie condizioni di salute e aveva abbandonato la ‘terapia’. Oggi Nicola Manducci, 54 anni di Moncalieri (Torino), è stato l’unico paziente che si è presentato all’udienza preliminare del processo Stamina. Il suo legale Paola Rubeo ha chiesto la costituzione di parte civile del suo assistito nei confronti di tutti gli indagati. Manducci aveva avuto un ictus e dopo aveva contratto la sindrome cerebrale del citomegalovirus.
“Nel 2009 – ha spiegato il paziente, che oggi si trova sulla sedia a rotelle – avevo pagato 50mila euro per due infusioni, ma ogni volta peggioravo sempre di più e dopo la seconda mi sono fermato”. “Prima parlava e camminava, dopo non più” ha aggiunto la sua compagna. “Il mio assistito ha effettuato pagamenti con fattura – ha spiegato il suo legale, l’avvocato Paola Rubeo – e noi le abbiamo conservate. Sono state emesse dalla Rewind di San Marino. A lui era stato detto che avrebbe recuperato le sue funzioni ma non è stato così”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata