Torino, 4 nov. (La Presse) – “Il governo promette mille assunzioni ma solo nel tribunale di Torino ci mancano 113 persone nella pianta organica. E’ davvero una goccia nel mare, servono molte più assunzioni”. Lo sostiene Giovanni Liberati, il nuovo presidente della giunta distrettuale dell’Anm Piemonte e Valle d’Aosta. “Le recenti accuse – ha aggiunto – di scarsa laboriosità e l’associazione tra le nostre ferie e i ritardi dei processi in questo distretto sono particolarmente denigratorie. E’ mortificante presentare riforme simili, se non demotivante. Dopo la revisione delle circoscrizioni, ovvero dopo l’accorpamento con Pinerolo e Susa, la pianta organica torinese ammonta a 484 persone. Ma ne mancano 113, il 23 per cento, quasi un quarto. Ce ne sono solo 371”.
Giovedi pomeriggio l’Anm del Piemonte si riunirà in vista dell’assemblea straordinaria dell’Anm nazionale del 9 novembre. “La World bank commission – ha ricordato Liberati – nell’indagine Doing business in Italy 2013 mette il tribunale di Torino al primo posto per la minor durata dei procedimenti di recupero per un credito commerciale. Qui ci vogliono 855 giorni per i tre gradi di giudizio più l’esecuzione. A Roma 1210, a Napoli 1280 e a Milano 1291”.
“A Torino – ha poi precisato Liberati, giudice civile di Torino, per rendere l’idea del carico di lavoro che quotidianamente grava sulle spalle di pm, giudici e cancellieri – ci sono cinquemila avvocati e 163 magistrati”. Secondo Attilio Offman, pm della procura di Cuneo e segretario dell’Anm Piemonte e Valle d’Aosta, i messaggi arrivati dal governo potrebbero indurre i cttadini ad avere un’idea distorta del lavoro della magistratura. Il tribunale di Verbania, qualche settimana fa, ha fatto pubblicare a proprie spese su un giornale locale un dcumento in cui si specifica che i pm lavorano in media 15 ore alla settimana soltanto per presenziare alle udienze. Sommando a queste ore di lavoro anche quelle dello studio e della preparazione degli atti, si arriva a una media superiore alle 35-40 settimanali. I magistrati quindi lavorano, nonostante siano sotto organico.
“A Cuneo – ha ricordato Offman – su 24 posti da giudici togati nove sono vacanti e la situazione andrà peggiorando perchè un giudice tornerà nella sua sede di provenienza e due sono già passati in corte d’appello”. Eppure, ha spiegato, “se nel mese di giugno del 2013 le cause pendenti erano 7594, un anno dopo erano scese arrivando a 6499”. “Ogni giorno – ha aggiunto il pm di Torino Francesco Pelosi, componente della giunta Anm – constatiamo come la giustizia funzioni male. I motivi sono le leggi troppo complicate, il fatto che sono troppe e che mancano le risorse umane. Sono carenze non colmate e, a fronte di questa situazione, il governo ci dice che la soluzione è quella di ridurre le ferie. Lo troviamo offensivo per l’opinione pubblica e l’utenza”. “Ridurre le ferie – ha sottolineato Pelosi – non risolve il problema. Se ci fosse, da parte del governo, una proposta seria e organica di riforma, che includa anche la riduzione delle ferie, non avremmo di certo detto no e la nostra reazione sarebbe stata diversa. Ma il problema è che questa ci viene presentata come l’unica soluzione possibile”.
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