Nuoro, 30 ott. (LaPresse) – La Regione Sardegna ha approvato un protocollo operativo e istituito tre unità di crisi – una regionale a Sassari e due locali a Cagliari – per la gestione di eventuali casi sospetti di persone potenzialmente contagiate dal virus Ebola. “Il protocollo – spiega l’assessore della Sanità Luigi Arru – è stato redatto da un apposito gruppo di esperti nell’ambito delle malattie infettive, della prevenzione e sanità pubblica e dell’emergenza-urgenza dell’Università e delle Asl della Regione, che già dal mese di agosto è stato impegnato nell’analisi scientifica dei Protocolli sanitari e di specifici percorsi finalizzati a far fronte alla gestione di eventuali casi sospetti di malattia da virus ebola nel territorio regionale”.

La direttiva individua nei reparti per le malattie infettive dell’Università di Sassari e dell’ospedale Santissima Trinità della Asl 8 di Cagliari, i poli di riferimento specialistico regionale che, insieme alle centrali operative del 118 di Sassari e Cagliari, i dipartimenti di Prevenzione con i servizi di Igiene e Sanità pubblica delle Asl, garantiranno la sorveglianza e il monitoraggio delle diverse possibili situazioni di rischio.

“Le unità di crisi – continua l’assessore – rappresentano i tre organismi di riferimento attraverso i quali si dovranno articolare le possibili azioni di risposta ed è di particolare rilievo la sinergia prevista con la Prefettura, grazie alla quale si potrà assicurare il completo monitoraggio di eventuali situazioni di emergenza. La formazione e la corretta comunicazione – conclude – sono gli strumenti centrali nella strategia regionale, indispensabili a garantire le adeguate competenze e l’univocità delle azioni nel rispetto dei reciproci ruoli assunti dai servizi e da tutti gli operatori coinvolti nella rete organizzativa”.

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