Napoli, 27 ott. (LaPresse) – I finanzieri del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Napoli hanno eseguito due decreti di sequestro preventivo ‘per equivalente’, emessi dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica- Sezione Criminalità Economica, fino al valore delle imposte evase complessivamente ammontanti a circa 33,3 milioni di euro. Il sequestro riguarda partecipazioni societarie, beni immobili e disponibilità finanziarie di Pierfrancesco Vago, amministratore delegato della Msc crociere S. A. di Ginevra, e di Francesco Andrea Zuccarino, presidente di Msc crociere spa di Napoli. Il primo è accusato di omessa dichiarazione dei redditi, il secondo di dichiarazione infedele.

Il sequestro eseguito nei confronti dell’amministratore della società ginevrina è il frutto dell’accertamento, presso la sede della MSC Crociere S.p.A. di Napoli, di una stabile organizzazione occulta della Msc Spa., che non ha dichiarato redditi realizzati nel territorio nazionale per circa 38 milioni di euro, cui corrispondono imposte dirette evase per oltre 10,7 milioni di euro. Le investigazioni hanno consentito di accertare che, nell`ottobre 2006, la Msc Crociere spa con sede in Napoli ha modificato il proprio oggetto sociale (da ‘tour operator’ a ‘intermediario dei trasporti’) trasferendo l’attività di organizzazione e vendita di pacchetti di crociere alla società ginevrina Msc Crociere S.A., ma mantenendo le stesse funzioni sino ad allora svolte con riferimento all’organizzazione e vendite di crociere nel territorio italiano.

Infatti presso la sede napoletana della Msc crociere spa è rimasta invariata – nonostante la modifica dell’oggetto sociale – la struttura organizzativa esistente prima della ristrutturazione del 2006 e quindi la società ha continuato ad operare – in forza dei contratti stipulati con la società Msc di Ginevra – con gli stessi precedenti compiti gestionali e amministrativi in modo tale da risultare una vera e propria ‘sede di direzione’, ossia una stabile organizzazione occulta della società svizzera. Il sequestro eseguito nei confronti del presidente del consiglio di amministrazione della società napoletana di Msc scaturisce dalla relativa verifica fiscale conclusa dal locale Nucleo di Polizia Tributaria, che ha consentito di accertare che la società, per ridurre indebitamente i redditi da assoggettare ad imposizione nel territorio italiano, ha sottofatturato le prestazioni di servizio rese nei confronti della società ginevrina, dalla quale è di fatto controllata in virtù di particolari vincoli contrattuali, benche’ il suo capitale sociale sia interamente detenuto dalla Marinvest S.r.l., che a sua volta è controllata al 99,99% da due società dell°Isola di Man.

Sulla base di tali fatti, in applicazione della specifica disciplina tributaria in materia di rapporti commerciali con società controllanti estere, gli imponibili delle prestazioni di servizio in esame sono stati rivalutati al “valore normale”, così constatando una maggiore base imponibile ammontante complessivamente, per gli anni dal 2007 al 2012, ad oltre 75 milioni di euro. A carico della medesima Msc Crociere spa sono stati inoltre accertati costi indeducibili perché non inerenti, per circa 2,6 milioni di euro,relativi ad un’aliquota di personale stabilmente ed esclusivamente impiegata per curare la contabilità della società svizzera. Le imposte dirette complessivamente evase dalla Msc Crociere S.p.A. ammontano a oltre 22,6 milioni di euro.

La misura cautelare del sequestro preventivo di beni per 33 milioni di euro nei confronti di Pierfrancesco Vago, amministratore delegato di Msc crociere S.A. con sede a Ginevra, e di Francesco Andrea Zuccarino, presidente di Msc crociere Spa con sede a Napoli, per accuse che spaziano dalla omessa dichiarazione dei diretti alla dichiarazione infedele, è stata chiesta prima dell’estate dai pm di Napoli Vincenzo Piscitelli e Roberto Pirro Balatto. La Procura aveva avanzato due distinte richieste, entrambe accolte dai Gip Roberta Zinno (per l’ad Vago) e Maurizio Conte (per il presidente Zuccarino). Il dottor Piscitelli, nel frattempo nominato procuratore aggiunto, è insieme al sostituto Henry John Woodcock titolare del fascicolo di inchiesta di Napoli sui finanzieri infedeli. Inchiesta che vede indagati alcuni alti ufficiali della finanza, tra i quali il generale Vito Bardi, culminata negli ultimi mesi in alcuni ordini di custodia cautelare in carcere per il tenente colonnello Fabio Massimo Mendella e per il tenente colonnello Fabrizio Giaccone. I due ufficiali arrestati sono accusati a vario titolo di aver ammorbidito verifiche fiscali in cambio di denaro o favori da parte degli imprenditori beneficiati. Nelle carte dell’inchiesta di Piscitelli e Woodcock c’è un capitolo dedicato ai rapporti tra Mendella e la Msc spa tuttora oggetto di approfondimenti investigativi. Nella richiesta di arresto di Mendella e Giaccone, depositata e a disposizione delle parti, si legge che Mendella “aveva coordinato le attività di verifica fiscale” svolta sulla Msc spa e poi nell’ottobre 2010 ha ottenuto un soggiorno gratuito in crociera per se e per la propria compagna. Al momento non risultano collegamenti tra le due inchieste.

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