Genova, 11. ott. (LaPresse) – “Siamo ancora in piena emergenza, le previsioni per le prossime ore non sono confortanti sia per la giornata di domani che per quella di lunedì. Tutti gli sforzi delle strutture di protezione civile del territorio devono essere utilizzate a gestire queste situazioni e a informare i cittadini”. Lo ha detto il capo della Protezione civile Franco Gabrielli al termine della riunione operativa in Prefettura a Genova per fare il punto sulla situazione dopo l’alluvione di giovedì. “In questi momenti – ha aggiunto – è anche prioritaria la vicinanza del sistema e delle associazioni di volontariato ai cittadini, non solo nel capoluogo ma anche nell’entroterra”.
GABRIELLI: PREVISIONI SBAGLIATE MA NO A CROCIFISSIONI – “Dal punto di vista delle previsioni evidentemente qualcosa si è sbagliato – ha aggiunto – perché è stata fatta una valutazione e si sono verificati eventi diversi, ma da qui a sostenere che dobbiamo crocifiggere chi ha sbagliato ne corre”. “Se ci sono delle responsabilità – ha assicurato – verranno accertate, visto che ci sono anche delle inchieste in corso, ma sarebbe un grande errore disperdere il sistema di protezione civile che dal 2011 a oggi a Genova ha costruito coinvolgendo istituzioni e cittadini”.
GABRIELLI: SPETTA A PROTEZIONE CIVILE VALUTARE IMPATTO PREVISIONI – “C’è una direttiva purtroppo non applicata del 27 febbraio 2004 che stabilisce responsabilità e catene di comando. Nel nostro Paese alcune Regioni funzionano in un modo e altre in un altro e questi sono i frutti perversi di una legislazione concorrente che nel 2001 ci ha regalato Protezione civile a geometria variabile”, ha spiegato il capo della Protezione civile. “Nel caso della Liguria – ha detto Gabrielli – la Regione è autonoma sotto il profilo sia della previsione meterologica che della valutazione idrogeologica. Ogni giorno, ovviamente all’esito di una serie di interlocuzioni con le strutture nazionali, Arpal fa una sua previsione meterologica su quanto pioverà, se sarà particolarmente intensa. Una volta stabilita la previsione, la Protezione civile valuta la ricaduta di questa previsione sul territorio”. “Si può verificare – ha aggiunto ancora Gabrielli – il caso che non essendoci una previsione significativa la Protezione civile fa comunque una valutazione di impatto molto critica perché il territorio è già imbevuto, i fiumi sono già in piena, gli argini sono già stressati. Quindi la Protezione civile fa una valutazione di un certo tipo non necessariamente perché pioverà tanto ma perché il quadro è critico”.
NOTTATA DI PAURA – Intanto quella appena trascorsa è stata un’altra notte di paura per Genova e l’entroterra. E’ esondato lo Stura nei pressi di Masone, poi la perturbazione si è rispostata sul capoluogo ligure con allagamenti soprattutto in Valpolcevera e nel ponente tra Multedo e Voltri. Paura anche in Valbisagno, dove il livello del torrente Bisagno è tornato a innalzarsi pericolosamente. Tutti i tunnel della zona sono stati chiusi e decine di chiamate sono arrivate al 118 e ai vigili del fuoco da cittadini terrorizzati. Ieri sera un palazzo nel quartiere di Rivarolo è stato evacuato precauzionalmente a causa di un muraglione franato. Restano le criticità in particolare nel levante della Provincia di Genova. Alle 10.30 è esondato il fiume Entella, a Chiavari, in zona Ponte della Libertà, nella zona della foce del fiume. Il Ponte della Maddalena e la pista ciclabile sono stati chiusi, rende noto il Comune di Chiavari, e la situazione è monitorata.
ALLERTA PROROGATA FINO A LUNEDI’ – La Protezione civile della Regione Liguria, in seguito all’aggiornamento delle previsioni meteo e al monitoraggio idrologico del centro meteo Arpal, ha deciso di prorogare lo stato di Allerta 2 idrogeologica su tutta la regione, con la sola eccezione dell’imperiese, fino a mezzanotte di lunedì 13. La raccomandazione ai cittadini resta quella di prestare attenzione soprattutto nelle aree a rischio frana e in quelle a rischio esondazione.
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